Esplorare le connessioni tra arte antica e creatività contemporanea è un’esperienza che arricchisce e stimola la riflessione. La mostra EXTRA. Segni antichi/Visioni contemporanee si propone proprio come un ponte tra due mondi apparentemente distanti, ma profondamente legati dal linguaggio universale dei segni e delle forme.
Un incontro tra epoche
Curata con attenzione e visione innovativa, EXTRA mette in dialogo reperti archeologici, simboli ancestrali e opere di artisti contemporanei, creando un percorso espositivo che invita a scoprire continuità e rotture tra antico e moderno. Le tracce del passato – incisioni rupestri, manufatti ceramici, graffiti – dialogano con installazioni, pitture e digital art, rivelando come certi segni, gesti e iconografie abbiano attraversato i secoli, trasformandosi ma mantenendo intatta la loro potenza espressiva.
Il segno come linguaggio universale
Ciò che emerge dalla mostra è l’idea che il segno sia un codice primario, comune a tutte le culture e a tutte le epoche. Che si tratti di un graffito preistorico o di un’opera astratta di un artista odierno, il gesto creativo conserva una matrice condivisa: il bisogno umano di lasciare un’impronta, di comunicare, di trascendere il tempo.
Le opere contemporanee in mostra, spesso site-specific, rispondono alle suggestioni dell’antico con tecniche e materiali innovativi: dalla luce al video, dalla scultura alla realtà aumentata. Il risultato è un cortocircuito visivo che costringe lo spettatore a interrogarsi sulla persistenza di certi archetipi e sulla loro rilettura in chiave attuale.
Perché visitare EXTRA?
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Per scoprire connessioni inaspettate tra arte antica e sperimentazione odierna.
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Per riflettere sull’eterno ritorno di forme e simboli nell’espressione artistica.
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Per immergersi in un’esperienza multisensoriale, dove tradizione e innovazione si fondono.
EXTRA. Segni antichi/Visioni contemporanee non è solo una mostra, ma un viaggio nel tempo, un’indagine sulla creatività umana che supera confini cronologici e geografici. Un’occasione per ripensare il nostro rapporto con la storia e con l’arte, riconoscendo che ogni gesto artistico è, in fondo, una risposta a qualcosa che già esisteva.
Dal 17 June 2025 al 6 January 2026
Perugia
Luogo: Palazzo Baldeschi
Indirizzo: Corso Pietro Vannucci 66
Curatori: Marco Tonelli
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