In bici con l’Eco Helmet

fonte articolo e foto – abitare.it – alice piciocchi

Il progetto vincitore del James Dyson Award è un casco low-cost per ciclisti: di cartone a nido d’ape, occupa poco spazio ma è super resistente.

Il bike sharing è un servizio sempre più utilizzato nelle smart cities, da Hangzhou a Parigi, da Bruxelles a Barcellona. Ma come garantire la sicurezza di chi ne usufruisce, senza imporre il solito ingombrante caschetto di protezione? È il pensiero che deve aver attraversato la mente della designer newyorkese Isis Shiffer, che pedalando per le vie di Londra ha concepito un caschetto geniale vincitore del James Dyson Award 2016.

Quando è chiuso Eco Helmet ha la dimensione di un cerchietto, ma la sua struttura di cartone a nido d’ape si apre a fisarmonica – come le decorazioni di Natale – e diventa un vero e proprio casco, che grazie alle qualità del materiale che si modella al capo, è adattabile a ogni testa e capace, in caso di incidente, di assorbire la forza d’urto smorzando la violenza dell’impatto. Shiffer propone questo intelligente oggetto low-cost come un servizio in più da abbinare al bike sharing: ogni stazione di posteggio bici potrebbe essere munita di un distributore automatico in modo da mettere tutti nelle condizioni di viaggiare in sicurezza, spendendo poco, non inquinando e portandosi con sé un oggetto tascabile e di design. Grazie ai 30mila dollari del premio l’idea si sta trasformando in una vera impresa e il prodotto sarà presto sul mercato.

Quando è chiuso Eco Helmet di Isis Shiffer ha la dimensione di un cerchietto, ma la sua struttura di cartone a nido d’ape si apre a fisarmonica e diventa un vero e proprio casco che grazie alle qualità del materiale che si modella al capo e in caso di incidente, di assorbire la forza d’urto smorzando la violenza dell’impatto. (Courtesy Eco Helmet)

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